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Actualizaciones regulatorias
MIT: Estensione delle incompatibilità previste per il RUP ai suoi collaboratori
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 03/04/2025, n. 3360 ha risposto al seguente quesito: Si pone una questione che acquisisce rilevanza ai fini dell'attribuzione degli incentivi alle funzioni tecniche di cui all'art. 113 del D.Lgs. 50/2016 (previgente Codice dei contratti pubblici). Nella vigenza del D.Lgs. 50/2016, le Linee Guida ANAC n. 3, in tema di "Nomina, ruolo e compiti del responsabile unico del procedimento per l'affidamento di appalti e concessioni", stabilivano, al paragrafo 9, fra l'altro, che "Le funzioni di RUP (....) e direttore dei lavori non possono coincidere nel caso (...) di interventi di importo superiore a 1.500.000 di euro". Dunque, per gli interventi di importo superiore a 1.500.000 euro, le funzioni di RUP e D.L. dovevano essere svolte da soggetti diversi. Si chiede di sapere se in tale ipotesi l'incompatibilità...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 03/04/2025, n. 3360 ha risposto al seguente quesito: Si pone una questione che acquisisce rilevanza ai fini dell'attribuzione degli incentivi alle funzioni tecniche di cui all'art. 113 del D.Lgs. 50/2016 (previgente Codice dei contratti pubblici). Nella vigenza del D.Lgs. 50/2016, le Linee Guida ANAC n. 3, in tema di "Nomina, ruolo e compiti del responsabile unico del procedimento per l'affidamento di appalti e concessioni", stabilivano, al paragrafo 9, fra l'altro, che "Le funzioni di RUP (....) e direttore dei lavori non possono coincidere nel caso (...) di interventi di importo superiore a 1.500.000 di euro". Dunque, per gli interventi di importo superiore a 1.500.000 euro, le funzioni di RUP e D.L. dovevano essere svolte da soggetti diversi. Si chiede di sapere se in tale ipotesi l'incompatibilità...
FOCUS: “Il mancato inserimento dei CAM nel bando di gara: tra obbligo normativo...
Con la sentenza n. 645 del 14 aprile 2025, il TAR Piemonte, Sezione I, si è espresso sul presunto obbligo, per la stazione appaltante, di inserire nella legge di gara un espresso richiamo ai Criteri Ambientali Minimi (CAM), ai sensi dell’art. 57 del D.Lgs. 36/2023. L’occasione è offerta da una procedura per l’affidamento di un servizio di rimozione veicoli incidentati, cui il ricorrente imputava la mancata previsione di CAM sulla base del codice CPV attribuito alla gara, sostenendo la necessità di applicazione del D.M. 23 giugno 2022. [[CASESTUDY]] La valutazione del TAR Il Collegio affronta il motivo principale con un’articolata motivazione, che costituisce un riferimento importante per la corretta interpretazione dell’art. 57. In primo luogo, viene chiarito che il codice dei contratti pubblici valorizza l’inserimento dei CAM...
Con la sentenza n. 645 del 14 aprile 2025, il TAR Piemonte, Sezione I, si è espresso sul presunto obbligo, per la stazione appaltante, di inserire nella legge di gara un espresso richiamo ai Criteri Ambientali Minimi (CAM), ai sensi dell’art. 57 del D.Lgs. 36/2023. L’occasione è offerta da una procedura per l’affidamento di un servizio di rimozione veicoli incidentati, cui il ricorrente imputava la mancata previsione di CAM sulla base del codice CPV attribuito alla gara, sostenendo la necessità di applicazione del D.M. 23 giugno 2022. [[CASESTUDY]] La valutazione del TAR Il Collegio affronta il motivo principale con un’articolata motivazione, che costituisce un riferimento importante per la corretta interpretazione dell’art. 57. In primo luogo, viene chiarito che il codice dei contratti pubblici valorizza l’inserimento dei CAM...
Opere incompiute e ritardi nei lavori: al via azione di vigilanza di Anac
Opere incompiute e ritardi nei lavori: al via azione di vigilanza di Anac Opere incompiute, ritardi nei lavori pubblici, disinteresse e mancanza di verifiche delle amministrazioni sull’andamento degli appalti affidati. E ancora: nomine dubbie nella sanità, porte girevoli tra incarichi pubblici e privati contigui, interventi per il dissesto idrogeologico bloccati o rallentati, impianti per lo smaltimento dei rifiuti condotti fuori dal rispetto della normativa. [[CASESTUDY]] Sono questi alcuni degli ambiti su cui nei prossimi mesi si indirizzerà in modo particolare l’attività di vigilanza dell’Autorità Anticorruzione, come da direttiva programmatica approvata. “Abbiamo voluto concentrarci in modo particolare sulle opere bloccate o in ritardo, così da far accelerare la realizzazione di quei lavori di cui si ha particol...
Opere incompiute e ritardi nei lavori: al via azione di vigilanza di Anac Opere incompiute, ritardi nei lavori pubblici, disinteresse e mancanza di verifiche delle amministrazioni sull’andamento degli appalti affidati. E ancora: nomine dubbie nella sanità, porte girevoli tra incarichi pubblici e privati contigui, interventi per il dissesto idrogeologico bloccati o rallentati, impianti per lo smaltimento dei rifiuti condotti fuori dal rispetto della normativa. [[CASESTUDY]] Sono questi alcuni degli ambiti su cui nei prossimi mesi si indirizzerà in modo particolare l’attività di vigilanza dell’Autorità Anticorruzione, come da direttiva programmatica approvata. “Abbiamo voluto concentrarci in modo particolare sulle opere bloccate o in ritardo, così da far accelerare la realizzazione di quei lavori di cui si ha particol...
FOCUS: “Completamento di opere incompiute e progettazione BIM: anche i progetti...
Cosa accade se si deve completare un’opera iniziata con il vecchio Codice? Con l’entrata in vigore del D.Lgs. n. 36/2023 e il progressivo consolidamento del nuovo impianto normativo in materia di contratti pubblici, le stazioni appaltanti si trovano a dover affrontare numerosi casi di transizione. Tra questi, uno dei più complessi riguarda la gestione di opere pubbliche rimaste incompiute a seguito della risoluzione del contratto originario. Il caso tipico riguarda un progetto redatto sotto la vigenza del D.Lgs. n. 50/2016, per il quale l’amministrazione intende oggi bandire una nuova procedura di completamento, eventualmente tramite appalto integrato. [[CASESTUDY]] Sorgono, quindi, due quesiti fondamentali: È necessario adeguare il progetto originario alle disposizioni del nuovo Codice? In caso affermativo, si deve applicare anche l’art. 43 ...
Cosa accade se si deve completare un’opera iniziata con il vecchio Codice? Con l’entrata in vigore del D.Lgs. n. 36/2023 e il progressivo consolidamento del nuovo impianto normativo in materia di contratti pubblici, le stazioni appaltanti si trovano a dover affrontare numerosi casi di transizione. Tra questi, uno dei più complessi riguarda la gestione di opere pubbliche rimaste incompiute a seguito della risoluzione del contratto originario. Il caso tipico riguarda un progetto redatto sotto la vigenza del D.Lgs. n. 50/2016, per il quale l’amministrazione intende oggi bandire una nuova procedura di completamento, eventualmente tramite appalto integrato. [[CASESTUDY]] Sorgono, quindi, due quesiti fondamentali: È necessario adeguare il progetto originario alle disposizioni del nuovo Codice? In caso affermativo, si deve applicare anche l’art. 43 ...
Il soccorso istruttorio è ammissibile anche nelle procedure di concessione di finanziamenti...
Il soccorso istruttorio è istituto applicabile in tutte le procedure concorsuali in quanto avente carattere generale, salvo il rispetto del principio di parità di trattamento ed è ammissibile anche nelle procedure di concessione di finanziamenti pubblici, per l’integrazione o il completamento della domanda presentata. [[CASESTUDY]] Questo il principio affermato da Tar Toscana, Sez. II, 15/04/2025, n. 702: E’ quindi rilevabile, nella lex specialis, un difetto di chiarezza che avrebbe dovuto indurre l’Amministrazione ad esperire il soccorso istruttorio, istituto si ritiene applicabile in tutte le procedure concorsuali in quanto avente carattere generale, salvo il rispetto del principio di parità di trattamento (T.AR. Campania Napoli VII, 15 aprile 2024 n. 2468; T.A.R Lazio-Roma III, 28 ottobre 2024 n. 18787) ed è ammissibile...
Il soccorso istruttorio è istituto applicabile in tutte le procedure concorsuali in quanto avente carattere generale, salvo il rispetto del principio di parità di trattamento ed è ammissibile anche nelle procedure di concessione di finanziamenti pubblici, per l’integrazione o il completamento della domanda presentata. [[CASESTUDY]] Questo il principio affermato da Tar Toscana, Sez. II, 15/04/2025, n. 702: E’ quindi rilevabile, nella lex specialis, un difetto di chiarezza che avrebbe dovuto indurre l’Amministrazione ad esperire il soccorso istruttorio, istituto si ritiene applicabile in tutte le procedure concorsuali in quanto avente carattere generale, salvo il rispetto del principio di parità di trattamento (T.AR. Campania Napoli VII, 15 aprile 2024 n. 2468; T.A.R Lazio-Roma III, 28 ottobre 2024 n. 18787) ed è ammissibile...
MIT: Indicazioni temporali per nuovo affidamento diretto
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 03/04/2025, n. 3342 ha risposto al seguente quesito: Il principio di rotazione, previsto dall'art. 49 del D.Lgs.36/2023, rappresenta un principio generale per gli affidamenti diretti, finalizzato a garantire un'equa distribuzione delle opportunità. Alla luce di tale considerazione si pone il quesito relativo al lasso temporale necessario affinchè un precedente affidamento diretto non costituisca un ostacolo all'affidamento successivo della stessa tipologia di incarico al medesimo operatore economico. Nel caso in specie, con atto deliberativo del 11/09/2003 l'Ente conferiva incarico diretto (art. 17 L. 109/1994) per consulenza e progettazione di un sistema di trasporto locale. Successivamente, con atto integrativo alla convenzione del 18/03/2010, veniva precisato che nell'ambito dello stesso imp...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 03/04/2025, n. 3342 ha risposto al seguente quesito: Il principio di rotazione, previsto dall'art. 49 del D.Lgs.36/2023, rappresenta un principio generale per gli affidamenti diretti, finalizzato a garantire un'equa distribuzione delle opportunità. Alla luce di tale considerazione si pone il quesito relativo al lasso temporale necessario affinchè un precedente affidamento diretto non costituisca un ostacolo all'affidamento successivo della stessa tipologia di incarico al medesimo operatore economico. Nel caso in specie, con atto deliberativo del 11/09/2003 l'Ente conferiva incarico diretto (art. 17 L. 109/1994) per consulenza e progettazione di un sistema di trasporto locale. Successivamente, con atto integrativo alla convenzione del 18/03/2010, veniva precisato che nell'ambito dello stesso imp...
Focus: “La distinzione tra requisiti di partecipazione ed esecuzione non è solo...
L’articolo analizza la distinzione tra requisiti di partecipazione ed esecuzione nell’ambito delle gare pubbliche, evidenziando i rischi derivanti da una errata impostazione della documentazione di gara. A partire dalla sentenza n. 495/2025 del TAR Piemonte, si illustrano le implicazioni operative per le stazioni appaltanti alla luce della Direttiva 2014/24/UE e del D.lgs. 36/2023. [[CASESTUDY]] Requisiti di partecipazione: il filtro d’accesso alla gara I requisiti di partecipazione rappresentano le condizioni minime che l’operatore economico deve possedere al momento della presentazione dell’offerta. Sono funzionali a selezionare soggetti affidabili, capaci e regolari, e si articolano in tre principali categorie: capacità economico-finanziaria (es. fatturato minimo); capacità tecnico-professionale (es. esperienza pregressa o certificazioni); regolarità amministrativa, inclu...
L’articolo analizza la distinzione tra requisiti di partecipazione ed esecuzione nell’ambito delle gare pubbliche, evidenziando i rischi derivanti da una errata impostazione della documentazione di gara. A partire dalla sentenza n. 495/2025 del TAR Piemonte, si illustrano le implicazioni operative per le stazioni appaltanti alla luce della Direttiva 2014/24/UE e del D.lgs. 36/2023. [[CASESTUDY]] Requisiti di partecipazione: il filtro d’accesso alla gara I requisiti di partecipazione rappresentano le condizioni minime che l’operatore economico deve possedere al momento della presentazione dell’offerta. Sono funzionali a selezionare soggetti affidabili, capaci e regolari, e si articolano in tre principali categorie: capacità economico-finanziaria (es. fatturato minimo); capacità tecnico-professionale (es. esperienza pregressa o certificazioni); regolarità amministrativa, inclu...
Qualificazione stazioni appaltanti, nuovo regolamento su accertamento requisiti e...
Qualificazione stazioni appaltanti, nuovo regolamento su accertamento requisiti e sanzioni Pubblicato il nuovo regolamento Anac sull’esercizio del potere di accertamento del possesso dei requisiti e del potere sanzionatorio dell’Autorità in materia di qualificazione delle stazioni appaltanti. Adottato con delibera n. 126 dell’11 marzo 2025 dal Consiglio Anac, il testo disciplina gli ambiti applicativi per le attribuzioni dell’Autorità in materia, ai sensi delle relative disposizioni del Codice degli Appalti (articolo 63, comma 11, e allegato II.4) anche alla luce degli ultimi interventi correttivi operati dal legislatore (d.lgs. n. 209/2024). [[CASESTUDY]] Il regolamento interviene quindi sull’esercizio del potere dell’Autorità finalizzato: all’accertamento del possesso dei requisiti dichiarati nella domanda di qualificazione e all’adozione dei conseguenti provvedim...
Qualificazione stazioni appaltanti, nuovo regolamento su accertamento requisiti e sanzioni Pubblicato il nuovo regolamento Anac sull’esercizio del potere di accertamento del possesso dei requisiti e del potere sanzionatorio dell’Autorità in materia di qualificazione delle stazioni appaltanti. Adottato con delibera n. 126 dell’11 marzo 2025 dal Consiglio Anac, il testo disciplina gli ambiti applicativi per le attribuzioni dell’Autorità in materia, ai sensi delle relative disposizioni del Codice degli Appalti (articolo 63, comma 11, e allegato II.4) anche alla luce degli ultimi interventi correttivi operati dal legislatore (d.lgs. n. 209/2024). [[CASESTUDY]] Il regolamento interviene quindi sull’esercizio del potere dell’Autorità finalizzato: all’accertamento del possesso dei requisiti dichiarati nella domanda di qualificazione e all’adozione dei conseguenti provvedim...
L’incomprensibile timidezza del Consiglio di Stato sull’avvalimento della parità...
Come noto, sulla possibilità di ricorrere all’avvalimento per la certificazione della partità di genere a fini premiali vi è contrasto in giurisprudenza. Il TRGA Bolzano, 4 novembre 2024 n . 257 non ha dubbi: "ai sensi dell’art. 108, comma 7, d.lgs. n. 36/2023, l’avvenuta adozione di politiche tese al raggiungimento della parità di genere può unicamente essere provata dal possesso della certificazione stessa, la quale, proprio perché riguardante una qualifica soggettiva ed anche etica dell’impresa concorrente alla gara, non può essere oggetto di “prestito” in avvalimento ad altra impresa, in quanto non in grado di ovviare al mancato rispetto delle politiche di parità di genere all’interno dell’organizzazione dell’impresa ausiliata;" [[CASESTUDY]] A distanza di pochi giorni il TAR Marche, 7 novembre 2024, n. 862 addiviene ad opposto esito interpretativo: ...
Come noto, sulla possibilità di ricorrere all’avvalimento per la certificazione della partità di genere a fini premiali vi è contrasto in giurisprudenza. Il TRGA Bolzano, 4 novembre 2024 n . 257 non ha dubbi: "ai sensi dell’art. 108, comma 7, d.lgs. n. 36/2023, l’avvenuta adozione di politiche tese al raggiungimento della parità di genere può unicamente essere provata dal possesso della certificazione stessa, la quale, proprio perché riguardante una qualifica soggettiva ed anche etica dell’impresa concorrente alla gara, non può essere oggetto di “prestito” in avvalimento ad altra impresa, in quanto non in grado di ovviare al mancato rispetto delle politiche di parità di genere all’interno dell’organizzazione dell’impresa ausiliata;" [[CASESTUDY]] A distanza di pochi giorni il TAR Marche, 7 novembre 2024, n. 862 addiviene ad opposto esito interpretativo: ...
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In caso di unicità di centro decisionale (articolo 95 comma 1 lett. d) occorre comunque attivare contraddittorio con le imprese. Il contraddittorio procedimentale permette infatti all’amministrazione di valutare non già il contenuto effettivamente coordinato delle offerte, né le conseguenze anticoncorrenziali concretamente derivatene, bensì la possibilità che le offerte non siano state predisposte in modo del tutto autonomo ed indipendente. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Tar Lombardia, Milano, Sez. I, 11 aprile 2025, n. 1315: 3. Il ricorso principale è fondato nel secondo motivo. 3.1 Dall’esame degli atti risulta che la stazione appaltante ha disposto l’esclusione della ricorrente ai sensi dell’art. 95, comma 1, lett. d), del D.Lgs, n. 36/2023 senza aver disposto il contraddittorio procedimentale. In merito al contraddittorio procedimentale l’art. 96 comma 6 de...
In caso di unicità di centro decisionale (articolo 95 comma 1 lett. d) occorre comunque attivare contraddittorio con le imprese. Il contraddittorio procedimentale permette infatti all’amministrazione di valutare non già il contenuto effettivamente coordinato delle offerte, né le conseguenze anticoncorrenziali concretamente derivatene, bensì la possibilità che le offerte non siano state predisposte in modo del tutto autonomo ed indipendente. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Tar Lombardia, Milano, Sez. I, 11 aprile 2025, n. 1315: 3. Il ricorso principale è fondato nel secondo motivo. 3.1 Dall’esame degli atti risulta che la stazione appaltante ha disposto l’esclusione della ricorrente ai sensi dell’art. 95, comma 1, lett. d), del D.Lgs, n. 36/2023 senza aver disposto il contraddittorio procedimentale. In merito al contraddittorio procedimentale l’art. 96 comma 6 de...
FOCUS: “La consultazione pubblica di ANAC sulla qualificazione delle stazioni appaltanti:...
Con la pubblicazione del Decreto Legislativo 209/2024, recante disposizioni correttive al nuovo Codice dei contratti pubblici (D.lgs. 36/2023), il legislatore ha profondamente innovato il sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, disciplinato dall’Allegato II.4 del Codice. In attuazione delle modifiche normative, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha avviato una consultazione pubblica finalizzata a raccogliere osservazioni da parte degli operatori entro il 14 aprile 2025, mediante la compilazione di un apposito questionario online disponibile sul sito istituzionale. [[CASESTUDY]] Finalità della consultazione: semplificare e chiarire L’iniziativa dell’ANAC si propone di chiarire e razionalizzare alcuni aspetti ritenuti controversi del sistema di qualificazione, con particolare riferimento ai criter...
Con la pubblicazione del Decreto Legislativo 209/2024, recante disposizioni correttive al nuovo Codice dei contratti pubblici (D.lgs. 36/2023), il legislatore ha profondamente innovato il sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, disciplinato dall’Allegato II.4 del Codice. In attuazione delle modifiche normative, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha avviato una consultazione pubblica finalizzata a raccogliere osservazioni da parte degli operatori entro il 14 aprile 2025, mediante la compilazione di un apposito questionario online disponibile sul sito istituzionale. [[CASESTUDY]] Finalità della consultazione: semplificare e chiarire L’iniziativa dell’ANAC si propone di chiarire e razionalizzare alcuni aspetti ritenuti controversi del sistema di qualificazione, con particolare riferimento ai criter...
MIT: Utilizzo cig "madre" accordo quadro in luogo del cig "derivato"
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 03/04/2025, n. 3180 ha risposto al seguente quesito: Questo Ente ha stipulato un accordo quadro con un unico operatore per l'affidamento di servizi tecnici (progettazione, D.L., supporto al RUP) di importo superiore alla soglia comunitaria, relativo a diverse infrastrutture, ciascuna avente un proprio CUP. Il bando è stato redatto in vigenza del D.Lgs.50/2016. Il contratto prevede la possibilità di avviare i singoli servizi con semplici "ordinativi", per importi e obbligazioni già ben definiti nell'accordo quadro, senza necessità di stipulare contratti attuativi "derivati". Si chiede: 1. se sia strettamente necessaria la richiesta di cig derivati o se si possa utilizzare l'unico cig (quello dell'accordo quadro) per la gestione del contratto e la compilazione delle schede simog (st...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 03/04/2025, n. 3180 ha risposto al seguente quesito: Questo Ente ha stipulato un accordo quadro con un unico operatore per l'affidamento di servizi tecnici (progettazione, D.L., supporto al RUP) di importo superiore alla soglia comunitaria, relativo a diverse infrastrutture, ciascuna avente un proprio CUP. Il bando è stato redatto in vigenza del D.Lgs.50/2016. Il contratto prevede la possibilità di avviare i singoli servizi con semplici "ordinativi", per importi e obbligazioni già ben definiti nell'accordo quadro, senza necessità di stipulare contratti attuativi "derivati". Si chiede: 1. se sia strettamente necessaria la richiesta di cig derivati o se si possa utilizzare l'unico cig (quello dell'accordo quadro) per la gestione del contratto e la compilazione delle schede simog (st...